Nel 95° anniversario della morte di Ferruccio Ghinaglia

Ha avuto luogo giovedì 21 aprile la commemorazione di Ferruccio Ghinaglia, nel 95° anniversario della morte, avvenuta lo stesso giorno del 1921 in seguito ad un agguato fascista. Numerosi cittadini, aderenti all’ANPI ed alla Fondazione Zanoni, tra essi diversi discendenti della famiglia Ghinaglia, Mario Coppetti e il presidente dell’ANPI Gian Carlo Corada, si sono recati prima al cimitero dove sono stati deposti garofani rossi al monumento sulla tomba di Ghinaglia, quindi a quella vicina di Attilio Boldori ucciso alla fine dello stesso anno ed a quelle dei caduti partigiani, tra cui Giancarlo Brugnolotti che cadde a Milano il 21 aprile del 1945.


La commemorazione vera e propria c’è stata subito dopo, sullo slargo del torrione della via intitolata a Ferruccio Ghinaglia nel maggio del ‘45. Qui Gian Carlo Corada ha rievocato la vita di Ferruccio, nato a Casalbuttano nel 1899, trasferitosi nella nostra città con la famiglia nel 1907. Fu studente liceale a Cremona e poi iscritto all’Università di Medicina di Pavia, sempre con eccellenti voti tanto da vincere la borsa di studio per il posto gratuito nel Collegio Ghislieri. Giovanissimo era già molto attivo nell’attività politica sia nella nostra provincia che a Pavia. A capo dei giovani socialisti, antimilitarista ed antiinterventista (pur se chiamato a militare nel ’17 fra i “ragazzi del ’99”) fondò periodici come “Lo studente”, partecipò a grandi lotte sociali, aderì alla scissione comunista del ’21. Fu ucciso mentre con alcuni altri giovani compagni passava da Borgo Ticino a Pavia. Un gruppetto di fascisti gli aveva teso un agguato: gli spararono, lui morì subito, i suoi compagni furono feriti, alcuni gravemente. Il funerale vide una imponente partecipazione di popolo, prima a Pavia quindi a Cremona. Orazioni funebri vennero pronunciate dal Sindaco di Pavia, Alcide Malagugini, da Attilio Boldori, da Dante Bernamonti. L’Università sospese i corsi e gli esami in segno di lutto.

Al suo nome vennero intitolate le brigate garibaldine della provincia durante la Resistenza.

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