Le donne hanno avuto un ruolo essenziale nella Resistenza partigiana che si opponeva al regime fascista.
Anzitutto, le donne che hanno fatto la Resistenza hanno agito per libera scelta, convinte che non potevano starsene con le mani in mano e sopportare una vita senza libertà. Hanno deciso di rischiare la vita senza che nulla e nessuno glielo imponesse… liberamente.
Erano ragazze di 20 anni che con umiltà ed estrema determinazione, con coraggio e sacrificio, hanno combattuto un nemico tutto al maschile, fatto di camice nere e divise naziste.
Dapprima hanno vestito gli uomini, che dopo l’armistizio dell’8 Settembre, hanno gettato le uniformi militari e si sono dati alla Resistenza partigiana. Hanno nascosto nelle loro case i partigiani; gli hanno dato da mangiare e dormire.
Poi hanno fatto le staffette portando informazioni e armi agli stessi partigiani: qualcuna, ormai scoperta, è andata in montagna.
Molte di loro sono state arrestate, picchiate e seviziate, ma hanno saputo Resistere, convinte che per la libertà valeva la pena di rischiare la propria vita.
Queste Donne Resistenti, oggi tra gli 80 e 90 anni, sono le ultime testimoni viventi della dittatura fascista che ha trascinato l’Italia in guerra.
Il loro esempio di Resistenza, che ha portato la libertà nel nostro Paese, deve restare sempre vivo nella nostra memoria.
Il mio lavoro vuole essere un piccolo contributo in questo senso.
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