Negli ultimi tempi si è molto parlato di fascismo ed antifascismo. Per varie ragioni. Anzitutto per diverse iniziative, a Milano ed altrove, di gruppi come “Casa Pound”, “Lealtà ed Azione”, “Forza Nuova”, che sono riusciti anche a prendere voti nelle recenti elezioni amministrative e far eleggere consiglieri e assessori. Poi, per la discussione di una proposta di legge, primo firmatario l’on. Fiano del PD, che vieta e punisce la propaganda di fascismo e nazismo e la ricostituzione di partiti ad essi ispirantesi, come peraltro già previsto dalla nostra Costituzione e da diverse leggi (la “Scelba” in particolare). Ora, esiste davvero il pericolo di un ritorno in Italia, in maniera massiccia, di ideologie e forze fasciste? Fino a qualche tempo fa, l’opinione prevalente fra commentatori e politici era che si trattasse di un fenomeno modesto, di alcuni vecchi nostalgici. Più folklore che altro, con commemorazioni ai cimiteri, saluti romani ed inni al Duce. E che fosse addirittura negativo parlarne, per non moltiplicarne il messaggio. Adesso, invece, ne parlano un po’ tutti! Il Direttore de “L’Espresso” (che apprezzo molto, peraltro) arriva a dire, nell’ultimo numero del settimanale, che “la voglia di fascismo… è indole italica” e che siamo un “popolo nato con la camicia (nera)”. Continua »