Si ringrazia la famiglia di Giancarlo Brugnolotti per queste immagini donate al nostro “archivio digitale”.
Archivio Autore: ANPI Admin - Pagina 35
Un voto per riaffermare principi fondamentali per la democrazia
Nell’imminenza delle elezioni nazionali e regionali, l’Anpi cremonese si rivolge ai cittadini per riaffermare alcuni principi fondamentali per la democrazia italiana.
In questo momento cruciale per il futuro politico e civile del nostro paese e sotto la pressione della crisi economica, vediamo all’opera due grandi minacce: l’indifferenza che spinge al non voto e il riemergere delle destre anti-europee, populiste e dichiaratamente neofasciste.
Se la prima ha come effetto la riduzione della base democratica e la rinuncia a decidere le proprie sorti, la seconda ha l’obiettivo di riportarci indietro di decenni, legittimando parole e ideologie indegne di una società civile che aspira ad emergere in Europa per il suo straordinario patrimonio culturale e non per un regime sciagurato e sanguinario. La recente e vergognosa bugia sui presunti meriti di Mussolini, pronunciata dal principale responsabile della crisi economica e morale dell’Italia, cerca infatti di riportare sotto l’ombrello berlusconiano fascismi vecchi e nuovi, insieme al secessionismo leghista, per rastrellare voti e cercare di impedire il successo delle forze democratiche progressiste.
L’Anpi si appella ai partiti democratici ed antifascisti affinché assumano un impegno solenne sui principi e sui valori che furono alla base della Guerra di Liberazione e che sono il fondamento della nostra Costituzione.
Noi facciamo appello ai cremonesi affinché esercitino il proprio diritto di voto e nel farlo scelgano quei partiti che pongono alla base dei loro programmi il rigore morale, la trasparenza nelle scelte politiche e il rispetto delle istituzioni; la dignità dell’individuo, uomo o donna che sia; il lavoro e la buona occupazione; il rispetto per i diversi orientamenti politici, religiosi o sessuali della persona; l’impegno contro ogni tipo di mafia, di clientelismo e di neoliberismo economico; il rifiuto della violenza e di ogni fascismo, comunque dissimulato.
Il nostro auspicio è che, proprio nel 70° anniversario della Lotta di Liberazione, i cittadini scelgano un governo che, in Lombardia e in Italia, abbia i consensi necessari per dare finalmente piena attuazione alla Costituzione che da quella Lotta gloriosa è nata, sconfiggendo in maniera netta e definitiva tutti i suoi nemici.
La presidenza Anpi provinciale
A difesa dei valori dell’Antifascismo
In Europa si moltiplicano le formazioni di estrema destra che mescolano populismo, nazionalismo e neonazismo dichiarato. La crisi economica facilita la presa di parole d’ordine che individuano un nemico cui attribuire tutte le colpe e contro cui scatenare la propria violenza: rom, gay, ebrei, musulmani e stranieri.
In Italia l’estrema destra e una parte della destra istituzionale hanno denominatori comuni politici e culturali: il rifiuto dell’uguaglianza e dei diritti civili, il nazionalismo, l’omofobia, la cancellazione dei sindacati e dei presidi democratici. Comune alle destre è il tentativo di superare la Costituzione e l’antifascismo, di sdoganare le formazioni neofasciste e di riscrivere la storia negando ciò che è avvenuto.
L’Anpi Provinciale di Cremona torna a sottolineare con preoccupazione che la destra estrema si sta muovendo da tempo alla ricerca di visibilità e di consensi anche a Crema, a Cremona e in provincia. Il gruppo cremonese di Casa Pound, già attivo con volantinaggi, banchetti e presidi, avrebbe sottoscritto un contratto d’affitto per realizzare in pieno centro di Cremona una sede del movimento.
Le posizioni di Casa Pound si richiamano apertamente al fascismo ed istigano alla violenza. Gli strumentali attacchi alla finanza, alle banche, all’Europa unita, il linguaggio “anti sistema”, sono gli elementi utilizzati da Casa Pound per cercare di attirare i giovani colpiti e disorientati dalla grave crisi economica che stiamo attraversando, tentando di nascondere l’evidente volontà di conquistare uno spazio, fare opinione e creare consensi attorno alla propria ideologia neofascista.
L’Anpi che per prima si schiera quotidianamente a difesa dei valori dell’Antifascismo dai quali sono scaturite la Resistenza, la liberazione dalla tirannide nazifascista e, con l’unitario apporto dei partiti, la Costituzione repubblicana, ribadisce che non è con la violenza che si risolve questo rigurgito neofascista che, purtroppo, non riguarda solo l’Italia ma l’Europa intera.
La nostra risposta deve essere civile e queste forme di degenerazione culturale, condannate dalla storia, vanno combattute con i valori della cultura, della Lotta di Liberazione e con l’attuazione piena dei principi sanciti nella Carta Costituzionale.
A preoccuparci è però anche il nuovo gruppo di Alba Dorata Italia, nato omologando il movimento nazifascista greco caratterizzatosi per numerose aggressioni violente. A rinforzare le fila di Alba Dorata vi sarebbero soprattutto ex leghisti e sarebbe proprio tra loro che, anche in provincia di Cremona, starebbero cercando di pescare i dirigenti del movimento di estrema destra. Infatti arriverebbero tutti da lì i nuovi dirigenti di Alba Dorata che stanno tentando di raccogliere le firme per presentarsi alle elezioni.
Non è un caso però che tali organizzazioni cerchino di acquisire consensi dopo la fine ingloriosa del ciclo quasi ventennale dominato in Italia dalla saldatura tra destra liberista e populista. Un periodo nel quale la destra berlusconiana e leghista ha portato verso esiti drammatici il Paese, i suoi equilibri sociali, economici, istituzionali e culturali. Un fallimento che ha il volto della crisi economica e morale in cui troppi anni di berlusconismo, di fascismo strisciante, di leghismo, di scandali e corruzione, di opportunismi di ogni tipo, di barzellette e pagliacciate, fra donnine facili, saluti romani e riti celtici, ci hanno precipitato. In Italia come a Cremona, dopo tanti slogan, semplificatori e populisti, l’illegalità, la povertà e l’insicurezza sono solo aumentate.
L’Italia si trova oggi infatti nella più profonda crisi economica e morale che abbia mai vissuto dopo il disastroso e sciagurato ventennio di dittatura fascista. Quello stesso fascismo che trascinò l’Italia nella distruzione e nella catastrofe assolute, lo stesso che la storia ha inesorabilmente condannato e che l’Italia deve sempre tenere a memoria per le sue gravi nefandezze.
Nell’approssimarsi della scadenza elettorale la destra populista, berlusconiana e fascio leghista si ricompatta, cercando di far dimenticare, grazie alla potenza del denaro e di un sistema della comunicazione largamente connivente o compiacente, i propri disastri e le proprie miserie. Come in Lombardia e nel Lazio dove all’ombra delle coperture del sistema leghista e berlusconiano alla destra estrema sono fiorite le clientele, la corruzione ed il malaffare.
Un altro populismo, quello grillino, dopo aver rivelato la propria natura autoritaria, personalistica e incapace di tollerare ogni dissenso, non trova di meglio che strizzare l’occhio ai fascisti di Casa Round e di attaccare le organizzazioni sindacali dei lavoratori, alle quali va tutta la nostra solidarietà, gettando nello sconcerto molti cittadini che avevano creduto ad un messaggio di rinnovamento democratico della politica. A fronte delle decine di migliaia di licenziamenti e delle continue chiusure di fabbriche e di attività produttive, di fronte all’aumento della disoccupazione e della precarietà, Grillo non trova di meglio che proporre l’abolizione dei Sindacati, esattamente come hanno tentato di fare i governi presieduti da Berlusconi e come hanno sempre fatto i regimi dittatoriali.
L’Anpi chiede pertanto a tutte le forze che si ispirano ai valori antifascisti e democratici di attivarsi nella vigilanza e nella mobilitazione permanente contro forze estranee al nostro tessuto democratico e civile.
L’Anpi chiede ai partiti, alle organizzazioni sindacali ed alle associazioni tutte, che hanno a cuore i pilastri della legalità e della Costituzione, che per noi sono il faro e la guida oggi così come lo sono stati nei momenti più difficili e bui della nostra storia, di mobilitarsi in ogni sede ed in ogni luogo, di intervenire nelle modalità più opportune per rafforzare quel tessuto di solidarietà che possa contrastare, in ogni circostanza ed in ogni situazione, le velleità di forze riconducibili a matrici fasciste, violente, xenofobe e razziste.
L’Anpi chiede ai cittadini democratici ed antifascisti unità nel combattere con ogni strumento democratico qualsiasi tentativo delle destre neofasciste o populiste di impedire il rinnovamento di questo paese. Solo voltando pagina potremo finalmente di ricominciare a costruire in Italia un futuro libero dall’odio e dalla violenza. Un futuro fatto di lavoro e di sicurezza, di pace e di prosperità.
Anpi – Comitato Provinciale di Cremona
I funerali di “Carmen” Ruggeri
Grazie a Giacomina Ruggeri e Pier Paolo Borsotti, familiari di Luigi “Carmen” Ruggeri – fucilato dai tedeschi a Pozzaglio il 24 settembre 1944 – siamo ora in grado di aggiungere al nostro “archivio digitale” le fotografie dei funerali di “Carmen”.
Il Premio Cremona
“Il Premio Cremona”
1939-1941
Farinacci e l’arte al servizio del fascismo
Conferenza a cura di Rodolfo Bona
Nell’ambito di “Domeniche al museo”
Museo Civico “G. Bellini” – Asola
La marcia su Roma
Al Direttore de La provincia
Signor Direttore, mi rendo conto che lo scritto va assai oltre il numero di righe consentito, ma ritengo egualmente opportuno proporlo al giornale. Si tratta della ricorrenza della marcia su Roma di 90 anni fa. Data peraltro abbastanza vicina a quella in cui anche il quotidiano La Provincia dell’epoca venne costretto al silenzio dai “marciatori” da poco al potere.
Leggo che gruppi neofascisti intendono celebrare l’infausta data e lo annunciano con una locandina che mostra Mussolini marciante alla testa delle camice nere, quasi un capo sprezzante del pericolo alla conquista rivoluzionaria del potere. Si tratta in effetti di una immagine posteriore al 28 ottobre, quando il re – revocato lo stato d’assedio del governo dell’epoca, che si dimise – aveva già di fatto consegnato il governo al fascismo. Di ciò rassicurato Mussolini era giunto a Roma col famoso vagone letto da Milano per gli incontri ufficiali e la parata raffigurata in quell’immagine.
Chi volle dare senso “rivoluzionario”, eversivo e violento alla marcia, anche discostandosi dalle direttive manovriere di Mussolini, fu Farinacci, con gli sconsiderati e velleitari assalti alla prefettura di Cremona ed alla caserma dei carabinieri di S. Giovanni in Croce.
L’ANPI di Cremona è in procinto di pubblicare un volume sulla storia del fascismo nella nostra provincia. Nell’occasione ne riporto di seguito alcuni dei passaggi relativi a questa vicenda. Continua »
A Pozzaglio, per “Carmen” e per la Resistenza
68° anniversario della fucilazione, da parte delle brigate nere, del comandante partigiano Luigi “Carmen” Ruggeri, sottufficiale della Guardia di Finanza, Medaglia d’argento al Valor Militare
Al suo ricordo si unisce anche quello di tutti i caduti nella Guerra di Liberazione, per rinnovarne la memoria, l’opera e il sacrificio compiuti per la libertà e la pace in Europa.
Ciò si rende ancor più necessario in questo momento di difficile crisi economica, sociale e morale, per riconfermare l’attualità dei valori della Resistenza, che ispirarono la Carta Costituzionale, soprattutto in materia di giustizia sociale, di difesa delle autonomie locali, di diritti del lavoro e di una politica di riforme, con particolare riguardo alla ricerca e all’istruzione che possa aprire ai giovani un futuro di lavoro e di sicurezza.
Programma
Domenica 30 settembre 2012
ore 10,00 – In Piazza del Comune raduno autorità e partecipanti con gonfaloni e bandiere
ore 10,15 – Nel salone del Consiglio
- Saluto di apertura di Dante Baccinelli, Sindaco di Pozzaglio
- Intervento di Mariella Laudadio, presidente provinciale dell’ANPI
- Letture scelte da Pierantonio Bonetti
ore 11,00 – dalla Piazza partirà il corteo per deporre una corona di fiori alla lapide collocata nel luogo dove Luigi “Carmen” Ruggeri venne fucilato
Lo stemma di Voltido
Al Sig. Sindaco del Comune di VOLTIDO (CR)
p.c. Al Sig. Prefetto della provincia di CREMONA
OGGETTO: Restauro dello stemma sulla facciata del Comune.
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia-Provincia di Cremona constata, con grande rammarico e profonda preoccupazione, che il restauro dello stemma fascista (con fascio littorio) posto sopra il portale, al centro della facciata del Comune, ha di fatto sostituito quello del Comune democratico di Voltido che, come previsto dal comma 4 dell’articolo 2 dello Statuto Comunale (Il territorio. La sede, lo stemma), prevede che sia:
“D’azzurro alla banda Ondata di argento, attraversata da un fascio di spighe di grano fruttate e fogliate al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.”
Essendo l’Italia una repubblica democratica che ripudia il fascismo, regime totalitario che ha portato il paese, nel ventennio della sua nefasta dittatura, alla soppressione violenta delle libertà, al razzismo e ad una devastante guerra che è costata sacrifici, morte e distruzione, chiede che questo evidente simbolo fascista, non accolga i cittadini all’ingresso del Palazzo di un comune come Voltido che “fonda la propria azione sui principi di libertà, di eguaglianza, di solidarietà e di giustizia indicati dalla Costituzione” democratica e repubblicana, così come recita il comma 1 dell’art. 3 dello stesso Statuto Comunale.
L’A.N.P.I-Provincia di Cremona, consapevole dell’importanza della conservazione di una testimonianza come quella riportata alla luce con il restauro, che è memoria figurativa di un periodo storico condannato dagli uomini e dalla storia, da ricordare affinché non debba mai più ripetersi, chiede che il Sindaco provveda ad individuare soluzioni idonee alla copertura dello stemma fascista e al ripristino dello stemma previsto dallo Statuto del Comune di Voltido, nella sua collocazione originaria, sopra l’ingresso del Palazzo Comunale.
Nella speranza che tale richiesta venga accolta con sollecitudine l’A.N.P.I.-Provincia di Cremona, porge distinti saluti
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Comitato Provinciale di Cremona
Cremona, 3 settembre 2012