Tempo fa mi è capitato di parlare all’amica Daniela Polenghi della mia ricerca, pubblicata dall’ANPI, “Cremona e la Grande guerra sulla stampa locale”. Così lei mi ha riferito che la sua famiglia aveva conservato un documento davvero di “primissima mano” sulla materia: si tratta del “Diario dal 7 giugno 1918 al 2 marzo 1919”, manoscritto redatto giorno dopo giorno a quel tempo dal nonno materno di Daniela. Era il Sergente Giacomo Munaro, classe 1893, addetto all’Ufficio Stampa e Propaganda del Presidio militare di Cremona. Questo era uno degli uffici periferici dipendenti dal Corpo d’Armata dell’Esercito competente per il nostro territorio e che aveva sede a Genova. Esso doveva coprire gran parte della nostra provincia e zone limitrofe del piacentino (Castelvetro e zona) e del bresciano (Quinzano e zona).
Giacomo Munaro era originario di Venezia, suo padre era stato tra i fondatori della “Gazzetta di Venezia”, lui stesso già aveva cominciato a fare il giornalista dalle sue parti. Venne per il servizio militare a Cremona: qui rimarrà una volta congedato, si sposerà e vivrà fino al 1963, anno della morte.
Il Diario è una vera e propria agenda con i puntuali riscontri della intensa, multiforme attività condotta da questo ufficio dell’Esercito in rapporto sia coi reparti che con istituzioni e società civile del territorio nelle sue diverse articolazioni. (continua a leggere)