Il superamento della monarchia e dello Statuto non era scontato
Altre “anticipazioni” dei futuri princìpi furono le regole che si dettero le Repubbliche e le Zone libere partigiane. Località in cui i partigiani erano riusciti ad allontanare tedeschi e fascisti e ad instaurare, sia pure provvisoriamente, una loro amministrazione, un loro ordine. In genere durarono – quale più quale meno – pochi mesi essendo poi costrette a smobilitare per i massicci attacchi di superiori forze militari nemiche. Se ne annoverano 31, ne cito alcune: Val Chisone, Repubblica dell’Ossola, Saviore nell’Adamello, Nimis di Udine, Langhe ed Alba, Varzi di Pavia, Val Taro di Parma, Repubblica di Montefiorino… In ciascuna la Resistenza stabilì ordinamenti che, anche se durarono poche settimane prefiguravano il futuro… Si parla dell’approvvigionamento alimentare per tutti, di scuola, di sanità, giustizia, polizia, entrate fiscali con discussioni finalmente libere, attiva partecipazione della gente. Naturalmente nei limiti imposti in una guerra feroce ed anche tra italiani… ma la gente toccava con mano che si poteva avere qualcosa di ben diverso di quanto il fascismo impose. Furono esperienze che i costituenti tennero poi ben presenti. Continua »