Il fondo carte Piero Borelli, che i familiari hanno deciso di depositare e rendere disponibile nel nostro Archivio di Stato, ha una caratteristica notevole. Si tratta di documentazione che non è limitata alla persona ma ricomprende aspetti della storia familiare.
Abbiamo qui documenti di diverso tipo che segnano punti significativi del percorso della famiglia, sia per il ramo paterno che materno, dalla seconda metà dell’ottocento in poi.
Si tratta di una famiglia rappresentativa per tanti aspetti delle caratteristiche sociali e culturali della piccola o media borghesia del nostro territorio. Essa appare peraltro attivamente partecipe degli eventi minuti o complessivi della comunità locale e nazionale. Dunque in queste carte ritroviamo percorsi ed orme di un vissuto che riflette la nostra storia dopo l’unità d’Italia.
Si tratta spesso di documenti originali prodotti dalla pubblica amministrazione, da quella comunale alla burocrazia militare alla certificazione scolastica, esemplari segnalazioni del modo di essere e di operare del giovane Stato italiano. Ed essi si intrecciano con la vita privata e di lavoro, con le lettere, le immagini e quant’altro nel corso di alcuni decenni.
Può ben rendere l’idea dei contenuti di questo fondo carte, dunque, seguire con alcuni esempi questo percorso. Continua »
Archivio Mensile: Maggio 2017
Le carte di Piero Borelli in Archivio di Stato
Da una antica prima festa del lavoro alla Liberazione
ANPI – Sezione “Salvador Allende” di Cremona
con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona
“Da una antica prima festa del lavoro alla Liberazione”
le canzoni, i canti e le musiche partigiane, i ricordi della strada come rivisitazione di un tempo indimenticabile della nostra storia
ALLE ORE 20,30 DI GIOVEDÍ 25 MAGGIO
IN VIA BISSOLATI DAVANTI ALLA CASA N. 21
La Cremona che c’era e quella che è rimasta. Le mura, le strade, la chiesa, la piazzetta, la gente, e i ragazzi. L’antico mattatoio comunale e la fabbrica del ghiaccio. In quel tratto di strada dove la Cremonella scorre tombata, fra la caserma Manfredini ed il Corso, anche la storia è passata. Noi eravamo lì senza sapere che ci fosse anche lei. Le non dimenticate persone.
Presentazione di “Zone di guerra, geografie di sangue. Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (1943-1945)”
Sabato 6 maggio ore 17:00, Circolo Arci “Carlo Signorini”
Via Castelleone, 7 Cremona
con/vers/azione con:
Giorgio Luzzini, Presidente Sezione ANPI “S. Allende”
Giuseppe Azzoni, curatore della sezione sulle stragi a Cremona e provincia
Gian Carlo Corada, Presidente Provinciale ANPI
Emanuela Ghinaglia, Presidente Arci Cremona
Al termine dell’incontro sarà distribuito un opuscolo con la scheda dell’Atlante riguardante la nostra Provincia.
La pubblicazione a cura di Gianluca Fulvetti e Paolo Pezzino (edizioni “Il Mulino”) dal titolo “Zone di guerra, geografie di sangue – Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (1943-11945)” ha documentato un aspetto particolarmente drammatico della lotta di Liberazione del nostro paese: le stragi nazifasciste che hanno visto la popolazione civile vittima di crimini e massacri. Oltre agli eccidi tragicamente noti, come quelli di Monte Sole e di Sant’Anna di Stazzema, il periodo compreso fra l’8 settembre 1943 e la fine della lotta di liberazione ha visto cadere sotto il fuoco tedesco e fascista un numero spaventoso di persone inermi e estranee alla lotta partigiana, vittime di rastrellamenti. Molti di questi episodi non erano stati finora indagati a fondo e forniscono informazioni sulla strategia di guerra dei nazisti e sul ruolo dei fascisti repubblicani; il lavoro di ricerca ha analizzato oltre cinquemila casi di violenza contro la popolazione civile, i contesti nei quali le stragi ebbero luogo, le strategie di sopravvivenza dei civili. Il volume contiene un apparato cartografico che illustra le fasi principali del conflitto.