Al Direttore de La provincia
Signor Direttore, mi rendo conto che lo scritto va assai oltre il numero di righe consentito, ma ritengo egualmente opportuno proporlo al giornale. Si tratta della ricorrenza della marcia su Roma di 90 anni fa. Data peraltro abbastanza vicina a quella in cui anche il quotidiano La Provincia dell’epoca venne costretto al silenzio dai “marciatori” da poco al potere.
Leggo che gruppi neofascisti intendono celebrare l’infausta data e lo annunciano con una locandina che mostra Mussolini marciante alla testa delle camice nere, quasi un capo sprezzante del pericolo alla conquista rivoluzionaria del potere. Si tratta in effetti di una immagine posteriore al 28 ottobre, quando il re – revocato lo stato d’assedio del governo dell’epoca, che si dimise – aveva già di fatto consegnato il governo al fascismo. Di ciò rassicurato Mussolini era giunto a Roma col famoso vagone letto da Milano per gli incontri ufficiali e la parata raffigurata in quell’immagine.
Chi volle dare senso “rivoluzionario”, eversivo e violento alla marcia, anche discostandosi dalle direttive manovriere di Mussolini, fu Farinacci, con gli sconsiderati e velleitari assalti alla prefettura di Cremona ed alla caserma dei carabinieri di S. Giovanni in Croce.
L’ANPI di Cremona è in procinto di pubblicare un volume sulla storia del fascismo nella nostra provincia. Nell’occasione ne riporto di seguito alcuni dei passaggi relativi a questa vicenda. Continua »